È bufera a Messina per il commento Facebook (poi cancellato) che Enzo Trimarchi, assessore comunale alla Cultura, ha espresso su Carola Rackete il 25 luglio. A chi gli domandava: «Ma com’era vestita?» in riferimento a Carola Rackete, capitana della Sea Watch, ecco la risposta del componente dell’amministrazione Catena: «Da trans qual è».
A sollevare subito il caso, il 26 luglio, Rosario Duca col dichiarare: «Arcigay Messina Makwan pronta a tutte le iniziative del caso. È vergognoso che un assessore alla Cultura anziché promuovere cultura del rispetto, istiga all0odio verso la comunità Lgbt ed in particolare verso le persone trans».
Poco dopo il post dell’ex candidato sindaco di Messina Antonio Saitta (Pd): «Ecco quali concetti esprime l’assessore alla pubblica istruzione e alla cultura di Messina. Da notare, oltre all’uso della lingua italiana, che si tratta di un preside, ossia di un “educatore” delle nuove generazioni chiamato, tra l’altro, a vigilare sull’attività dei docenti. Per la cronaca, la discussione era a proposito di Carola, ma queso poco importa».
Lo stesso giorno Trimarchi, che oltre a essere dirigente scolastico è giornalista pubblicista, si è autosospeso dalla carica e non parteciperà ai lavori di Giunta fino a quando non ci sarà un pubblico chiarimento con l’Arcigay di Messina già fissato martedì 30. A dirlo il sindaco Cateno De Luca, che ha rimproverato l’assessore per il modo dispregiativo con il quale ha inteso la parola trans, chiedendogli di porgere pubbliche scuse a Rosario Duca, presidente dell’Arcigay di Messina.
«Se Duca – scritto – accetta le scuse, non farò provvedimento di revoca all’assessore. Io sono l’uomo più peccatore del mondo ma le discriminazioni non mi piacciono».
Ma nel corso di un’intervista a TGMessina Duca, ribadendo la gravità dell’accaduto, ha dichiarato: «Non sarò io a decidere se Trimarchi deve restare in giunta, la decisione deve essere del sindaco. Io e le persone che rappresento non entriamo nelle questioni politiche».
A chiedere invece a gran voce le dimissioni di Trimarchi il consigliere comunale Alessandro Russo e l’intero gruppo consiliare del Pd.
A Gaynews Russo ha dichiarato: «Le scuse non bastano. Servono le sue dimissioni. Chi scrive queste “cosette” è evidentemente incompatibile con la sensibilità e la maturità per poter ricoprire un ruolo come quello di assessore alla Cultura della 13° città italiana.
Quindi, come spero faccia Arcigay Messina, che si accettino le sue scuse pubbliche ma che si ribadisca la richiesta delle sue dimissioni. Non ha senso “delegare” ad Arcigay la sua permanenza in Giunta».