Nel pomeriggio Cristina Leo, portavoce del CoLT – Coordinamento Lazio Trans, ha pubblicato su Facebook un appello, col quale le associazioni componenti chiedono aiuto e ospitalità per Laura, una ragazza trans cacciata di casa dai familiari.
Il caso della giovane si aggiunge a quelli di Giulia e di Consuelo. Tutti nomi di fantasia, dietro i quali si nascondono reali storie di abbandono e spesso di violenze psicologiche se non fisiche. Sono proprio le ragazze trans a essere le vittime più fragili fra le giovani persone Lgbti allontanate dalle famiglie: sono infatti quelle che trovano meno accoglienza ed ospitalità.
«Da tempo – commenta Cristina Leo – le associazioni denunciano la mancanza di strutture di accoglienza idonee per le persone trans e soprattutto per le ragazze trans. Sono in molte, a Roma, soprattutto cittadine non italiane, a vivere per strada in rifugi di fortuna.
Il destino delle donne trans sembra sempre essere scritto prima di compiersi, dietro i pregiudizi di chi rifiuta e non accoglie. Sono anni che le associazioni lanciano appelli, quasi sempre inascoltati dalle istituzioni. Speriamo che sia la volta buona, ma ormai non ci contiamo quasi più».