Henrique Medeiros Pires, segretario speciale alla Cultura del governo Bolsonaro, si è oggi dimesso dall’incarico dopo che una circolare del ministro della Cittadinanza, Osmar Terras, ha ieri sospeso i finanziamenti pubblici a progetti cinematografici per le televisioni pubbliche.
Pubblicata ieri sul Diário Oficial da União, l’ordinanza è soprattutto finalizzata a evitare la realizzazione di quattro serie Lgbt, un cui finanziamento equivarrebbe, secondo quanto detto dal presidente del Brasile 1l 15 agosto, a «buttare via soldi, per fare film che poi nessuno vede».
«Ho il massimo rispetto per il presidente della Repubblica e il ministro, ma non intendo approvare una censura» – ha detto Pires, secondo la quale la decisione sulle serie tv è stata «la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
Giornalista e già capo di gabinetto dell’ex ministero dello Sviluppo sociale dal 2016 al 2018, Pires si è detto «contrario all’imposizione di filtri a qualsiasi tipo di attività culturale, in quanto cittadino e in quanto funzionario pubblico: credo che bisogna rispettare la Costituzione».
I quattro progetti a tematica Lgbt, che avrebbero dovuto beneficiare dello stanziamento pubblico, sono Transversais (sulla vita delle persone trans nello Stato di Cearà), Afronte (sulle persone omosessuali nere del Distretto Federale), O sexo reverso (sulla curiosità delle popolazioni indigene riguardo alla vita sessuale dei “bianchi”) e Religare Queer (sull’atteggiamento omotransfobico di varie religioni)