Trasmessa dalla Fox, la cerimonia di consegna degli Emmy Awards ha avuto inizio presso il Microsoft Theater di Los Angeles alle 17:00 ora locale (ore 02:00 di oggi).
Il primo a essere premiato è stato Tony Shalboub come miglior attore non protagonista in una serie commedia. A seguire Bill Hader come miglior attore protagonista in una serie commedia mentre il riconoscimento come miglior attrice è andato a Phoebe Waller-Bridge.
Si è aggiudicato l’Emmy come miglior attore protagonista in una serie drammatica Billy Porter nel ruolo di Pray Tell in Pose.
Il premio come miglior reality competitivo è andato invece per il quarto anno consecutivo a RuPaul’s Drag Race, lo storico programma di sfida tra drag queen, condotto da RuPaul Andre Charles.
Snatchin’ trophies, henny ? THANK YOU @TelevisionAcad for the #Emmy for Outstanding Competition Program + a special condrags to mama @RuPaul! ?? pic.twitter.com/IUa10YRqSf
— RuPaul’s Drag Race (@RuPaulsDragRace) September 23, 2019
Momenti di grande commozione quelli vissuti dalla platea durante il discorso di Patricia Arquette che, nel ringraziare per essere stata premiata quale miglior attrice non protagonista in una miniserie per il ruolo di Dee Dee Blanchard in The Act, ha voluto dedicare il prestigioso riconoscimento alla sorella transgender Alexis, morta nel 2016.
«Le persone trans sono ancora perseguitate – così visibilmente commossa l’attrice – e io sono in lutto ogni giorno della mia vita, Alexis. E lo sarà per te per il resto della mia vita per te fino a quando non cambieremo il mondo in modo che le persone trans non siano più perseguitate».
Prima dell’inizio della 71° edizione degli Emmy Awards Laverne Cox, accompagnata dall’avvocato e attivista Chase Strangio, ha invece sfilato sul red carpet sfoggiando una borsetta (da lei stessa disegnata) recante su un lato la bandiera arcobaleno con la scritta October 8 Title VII Supreme Court e sull’altro quella transgender con la scritta #Transisbeautiful.
A close-up of Laverne’s clutch tonight, reminding everyone what’s at stake on October 8th ⚖️ #Emmys pic.twitter.com/EKEryTlizH
— ACLU (@ACLU) September 22, 2019
L’attrice transgender, nota per il ruolo di Sophia Burset in Orange is the New Black, ha voluto così richiamare l’attenzione sulla data dell’8 ottobre, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti dovrà pronunciarsi sull’estensione o meno dalle tutele del VII° titolo del Civil Rights Act a lavoratrici e lavoratori transgender.
Nel caso in cui fosse accolto il ricorso dell’avvocato generale degli Stati Uniti Noel Francisco secondo i desiderata della Casa Bianca, ciò consentirebbe ai datori di lavoro di poter licenziare liberamente dipendenti trans.
«Un tale atto – ha dichiarato l’attrice – potrebbe in realtà trasformare la vita delle persone Lgbtq e delle persone che non sono Lgbtq. Di chiunque si discosti dagli stereotipi di genere, incluse, ad esempio, tutte le persone favolose. Quindi abbiamo il dovere di presentarci l’8 ottobre e prestare attenzione perché le nostre vite sono davvero sul filo del rasoio».