Il presidente Recep Tayyip Erdoğan all’attacco contro le iniziative antidiscriminazione dell’opposizione turca.
«I loro legami con i valori della nostra nazione – ha dichiarato ieri il capo di Stato – sono a tal punto inesistenti che in un distretto gestito dal Chp in una grande città è stata prevista la quota di un omosessuale su cinque». In un discorso tenuto successivamente ad Ankara ha aggiunto: «Dovremmo prendere in considerazione quello che dice un partito del genere? Quando un partito si allontana totalmente dalla moderazione, nessuno sa dove può portare. Che continuino così».
Anche se non espressamente menzionato, il riferimento è al distretto di Nilüfer, componente la popolosa città metropolitana di Bursa e l’omonima provincia nordoccidentale, dove si terranno nei prossimi giorni le elezioni dei comitati di quartiere. Sul proprio sito l’amministrazione municipale di Nilüfer, retta da un esponente del Partito Repubblicano del Popolo (Chp), ha dichiarato di voler raggiungere nei comitati di quartiere la percentuale di un terzo di donne, un terzo di giovani, un quinto di persone disabili e un quinto di componenti della collettività Lgbti.
Sono appunto gli attivisti a ricordare come in Turchia, pur non essendo perseguita l’omosessualità, si assista da tempo a un escalation di violenze e discriminazioni nei riguardi delle persone Lgbti.