Scommettiamo che riuscirete a visitare Napoli in sei ore? E a conoscere a fondo sei (nuove) tradizioni e luoghi napoletani? Se avete in mente di visitare il capoluogo partenopeo per San Valentino, beh, date un’occhiata alle dritte che abbiamo pensato, per portarvi alla scoperta, in poche ore, di una città gay friendly meravigliosa!
Potrete anche visitare posti mai visti per esplorare altri ancora più belli: insomma sorriso a portata di mano e saje a quanta gent faje schiattà?
A piedi nudi anche per strada
A pochi passi dalla stazione centrale c’è Vico Soprammuro, una delle strade più note della città, nel quartiere Pendino, meglio conosciuta come Ncopp’ ‘e mura. Qui si concentra il mercato del pesce di Porta Nolana e centinaia di botteghe di artigiani dell’arte folkloristica partenopea. L’odore del pesce, unito alle luci e al calore del popolo napoletano, contribuiscono a creare da sempre una Napoli amata da italiani e stranieri. Acquistate un’anguilla e un capitone! Perché? Napule è addore e mare!
L’infanzia (ri)trovata
A Napoli l’infanzia (ri)vive due volte: stiamo parlando dell’Ospedale delle Bambole, che si trova nel cuore della città, in via San Biagio dei Librai, dal 1800. Qui la visita si trasforma in un vera e propria esperienza gay addicted: nostalgica, magica ed indimenticabile. Una promenade attraverso un’arte unica e originale. Un piccolo laboratorio aperto tutto l’anno, dove si riparano le braccia rotte delle bambole, si soccorrono i giocattoli e dove si può restare ad ammirare i medici all’opera!
Pink up your art!
Ci sono momenti nella vita in cui senti che devi lasciare tutto e metterti in cammino. Questo succede quando si decide di inoltrarsi nella street art dei Quartieri Spagnoli di Napoli e dei famosi murales del duo napoletano Cyop e Kaf, e non solo. Il quartiere dal 2015, ospita numerosissimi altri artisti come Diego Miedo e Rosaria Bosso, in arte Roxy in the Box. Un tour che non può che non terminare con un selfie in compagnia di alcune delle figure celebri esposte. E chi scegliere? In top Rita Levi Montalcini e Amy Winehouse!
L’ingrediente della pasta è la felicità
La prima parte del vostro tour non può che non terminare in uno dei ristoranti più famosi della città: Borgo Antico a Santa Lucia, a pochi passi da Via Partenope, dove potrete gustare (in due) una buonissima portata di tradizioni culinarie made in Naples in un ambiente romantico e assolutamente magico. Quindi Smartphone in borsa e un paio di occhiali vintage, il vostro San Valentino aspetta di essere immortalato a Napoli!
You will never find a love like Naples
Come cantava Pino Daniele in una sua celebre canzone, Napule è mille culure! Quindi app in mano, in questo caso BluBlazer e fate un salto a Piazza Bellini, nel cuore della gay life della città, in uno dei bar gay friendly storici della città, il Bar Fiorillo, per prendere un caffè o un buon cocktail. Attenzione! Un caffè a Napoli (minimo quattro al giorno) significa partecipare a un rito sociale, come se fosse un’iniziazione magica!
Farsi tentare da una sfogliatella o riccia?
Sfogliatella o babà? Qui a Napoli importa e come! L’importante come dicono in città è che sia un vero e proprio dolce napoletano! Scherzi a parte, andare via dalla città senza aver assaggiato una sfogliatella riccia o una pasta frolla è una bestemmia. Giuro! Dove mangiare le migliori? Da Pintauro oppure da Attanasio in vicolo dei Ferrovieri nelle adiacenze dipiazza Garibaldi.