«Veni.. ca ti offru n’arancinu. Ecco la frase che ogni amico vorrebbe sentirsi dire appena si “sbarca” a Catania».
Con queste parole l’attore e attivista Lgbti Silvio Laviano ha lanciato ieri su Facebook un’insolita iniziativa di solidarietà per i 177 migranti della nave Diciotti.
«Ecco mi piacerebbe che noi catanesi comprassimo subito 177 arancini… (Facemu ducentu va’) – ha scritto Laviano su Facebook – e almeno 600 olivette di Sant’Agata e andassimo tutti insieme al Porto… ad accogliere! Certo! Anche arancini al burro, e anche qualche pasta di mandorla… Su Andiamo! Muvitivi…col cuore!».
Si tratta di «una semplice considerazione che ogni catanese farebbe, di pancia, diretta e senza logiche di partito o analisi economiche/filosofiche, un pensiero di umanità e di moto attivo sociale e civicamente organico. Un desiderio che è stato raccolto velocemente ed emotivamente da Nellina Laganà, attrice e cara amica, e dalla sensibile Giusy Marraro, donne forti e molto attente al sociale».
E così, a partire dalle ore 20:30, alla banchina 19 davanti al Molo di Levante Laviano, Laganà e Marraro si sono mescolati con gli annunciati arancini al migliaio di persone ivi presenti, per protestare contro il divieto salviniano di sbarco dei 177 migranti al grido di Catania accoglie.
All’iniziativa ha dato la propria adesione anche Enzo Bianco, sindaco uscente della città etnea e attuale presidente del Consiglio nazionale Anci, che in un post su Facebook aveva scritto in mattinata: «Questa sera i catanesi porteranno arancini ai migranti segregati! Mi unisco all’appello. Manifestiamo in ogni modo lecito la nostra indignazione e la nostra umanità.
Quella di una città che ha saputo affrontare con dignità l’emergenza immigrazione quando era veramente un’emergenza ed eravamo soli. Non oggi che è soprattutto un’occasione per mostrare i muscoli anziché la testa e il cuore».
Ecco il video con le dichiarazioni di Silvio Laviano per Gaynews