«Ormai da anni il Pride di Palermo non è più il Gay Pride. Il Pride di Palermo è la festa dei diritti di tutti e di tutte, degli omosessuali, delle donne, dei bambini, dei migranti, degli anziani, dei lavoratori.
Il Pride di Palermo è la festa di tutti coloro che vivono a Palermo o che scelgono di vivere a Palermo».
Queste le parole pronunciate da Leoluca Orlando, sindaco del capoluogo siciliano, a margine del Pride locale che, svoltosi ieri pomeriggio, ha visto radunate oltre 50.000 persone.
Organizzata da Arcigay Palermo, la marcia dell’orgoglio Lgbti, che ha avuto due madrine d’eccezione in Letizia Battaglia e Porpora Marcasciano, è partita dal Foro Italico alle 15:30 e si è conclusa, intorno alle 19:00, in piazza Verdi. Oltre alle associazioni Lgbti e ai sindacati hanno anche sfilato rappresentanti delle ong Sos Mediterranée e Proactiva Openarms e Forum Antirazzista Palermo in reazione alle politiche del governo in materia di migranti.
Sul valore sotteso al Palermo Pride Orlando ha dichiarato: «Una festa che quest’anno assume un significato ancora più importante nel momento in cui, così come avvenne col fascismo e con il nazismo tanti anni fa, qualcuno comincia ad attaccare i diritti di alcuni ‘per scherzo’.
Ieri Mussolini comincio’ ‘per scherzo’ ad attaccare gli ebrei, oggi qualcuno attacca ‘per scherzo’ i migranti. Poi arrivarono, da Mussolini e Hitler, gli attacchi contro i rom, gli omosessuali, le persone con disabilità.
Oggi siamo già in un’epoca pre-fascista in Italia e in Europa. Per questo essere al Pride è stato non solo giusto ma anche necessario».
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