Inizierà il 2 ottobre e durerà un’intera settimana la 16° edizione del Florence Queer Festival, prestigiosa manifestazione, che, diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, è organizzata dall’associazione Ireos – Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool.
Un’edizione quanto mai ricca di eventi, incontri e presentazioni, che offrirà al pubblico un nutrito programma di film, la selezione di video queer in concorso e ospiti speciali come il regista Gustavo Sanchez o la cantante Adele Bertei.
Importante sarà la partnership con il Festival dei Diritti promosso dal Comune di Firenze, con una doppia proiezione in anteprima: Rafiki (martedì 2 ottobre, ore 17:00, Cinema La Compagnia) di Wanuri Kahiu, primo film keniota a raggiungere Cannes (in selezione per Un Certain Regard), storia di un’amicizia che diventa amore, in un paese dove si è costretti a scegliere tra felicità e sicurezza; Il calciatore invisibile di Matteo Tortora (venerdì 5 ottobre, ore 21,30, Cinema La Compagnia), documentario italiano che parla di omosessualità nel mondo del calcio, argomento da sempre tabù, presentato al pubblico dal regista, dai giocatori della squadra “Revolution Team” assieme agli assessori Sara Funaro e Andrea Vannucci del Comune di Firenze.
Per quanto riguarda gli ospiti, la serata di apertura, alle 21, sarà caratterizzata dall’omaggio della cantautrice fiorentina Letizia Fuochi all’indimenticabile personalità artistica di Chavela Vargas, celebrità messicana degli anni Sessanta. Seguirà, poi, la prima proiezione italiana del film 1985 del regista statunitense Yen Tan (martedì 2 ottobre, ore 21,30, Cinema La Compagnia).
Numerosi, poi, gli appuntamenti musicali per il Florence Queer Festival, tra cui ricordiamo: la presentazione, in anteprima, del videoclip L’attraverso con Alia, seguito da un assaggio musicale live con Martina Agnoletti e Erika Giansanti del nuovo album Giraffe (sabato 6 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia); la presentazione del videoclip Cambiare idea dei Mondo Candido (mercoledì 3 ottobre, ore 17,45, Cinema La Compagnia), le voci del Choreos, coro Lgbtq* di Ireos (mercoledì 3 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia) e la performance live di Adele Bertei (giovedì 4 ottobre, ore 21, Cinema La Compagnia).
Grandi protagonisti anche i libri: sette presentazioni QueerBook, quattro durante il Festival (3/5/6/7 ottobre, ingresso gratuito, Cinema la Compagnia, ore 19,30) ed altre tre, sempre nel mese di ottobre, tra la sede Ireos e la libreria Il Libraccio. Tra gli autori presenti al Festival Luca Baldoni, Vanessa West, Francesco Gnerre, Matteo B. Bianchi.
Tornano poi i QueerFocus, appuntamenti di approfondimento culturale organizzati al mattino, a ingresso libero (5/6/7 ottobre, ore 11, Cinema La Compagnia): Giacomo Aloigi, assieme a Stefano Mascalchi, cercherà di farci entrare nelle dinamiche culturali di quella Firenze anni Ottanta di cui fu protagonista Pier Vittorio Tondelli, Riccardo Ventrella omaggerà Mina, mentre la squadra di Luca Locati Luciani, Andrea Meroni, Willy Vaira ci condurrà alla scoperta delle mille vite della scrittrice, artista, giornalista, pittrice, attrice Giò Stajano scomparsa nel 2011.
Tra gli appuntamenti ad ingresso gratuito da non perdere due mostre, entrambe al Cinema La Compagnia. La prima è una “fotografica” di Pia Ranzato, che ha ricucito assieme, dal suo archivio personale, immagini di chi ha amato e vissuto la vita affermando la propria libertà al di fuori degli schemi sociali (Viva la Libbbertà, 2-7 ottobre, Cinema La Compagnia; dal 9 ottobre al 10 novembre a Ireos, via dei Serragli 1). La seconda è Una rivoluzione da sfogliare. Pagine di editoria periodica LGBTQ+ a cura di Luca Locati Luciani, dedicata a Robi Rapp, e realizzata in collaborazione con “Handkerchief Magazine” e Alessio Ponzo.
Per quanto riguarda i film, bisogna ricordare la pellicola di apertura che arriva dagli Stati Uniti (1985, Yen Tan, 2/10 ore 21,30, replica 2/10 ore 15,30) che pone l’accento sui periodi bui della pandemia di Aids, come l’altra anteprima vincitrice del Panorama Audience Award al 66°-Festival Internazionale di Berlino, Who’s gonna love me now (mercoledì 3 ottobre, ore 22), mentre la chiusura è affidata al regista spagnolo Gustavo Sanchez e alla sua coraggiosa opera prima, I hate New York (domenica 7 ottobre, ore 21,30, Cinema La Compagnia) che fa emergere quattro storie di passione e attivismo dalla scena underground della New York più affascinante. Sanchez sarà in sala per la proiezione che sarà preceduta dal talk show condotto da Anna Meacci, attrice fiorentina che ha portato alla ribalta “La Romanina”, spettacolo dedicato a Romina Cecconi.
Tra gli altri titoli in programmazione, spicca la presenza di Queerama (sabato 6 ottobre, ore 15,30), un vero e proprio “succo di archivio” sull’attivismo gay realizzato grazie all’immenso materiale video del BFI, Killer Plastic – Tu ti faresti entrare? (mercoledì 3 ottobre, ore 15,30) di Stefano Pistolini, ambientato nella Milano da bere, all’interno della discoteca milanese più famosa che dopo 30 anni di gloria ha chiuso i battenti, Dykes, camera, azione! (sabato 6 ottobre, ore 18,30) diCaroline Berler, tra gli ospiti di questa sedicesima edizione, che ci racconta del lavoro fatto, nel corso dei decenni, da registe come Barbara Hammer, Su Friedrich, Rose Troche, Cheryl Dunye, Yoruba Richen, Desiree Akhavan, Vicky Du.
Il Festival ha scelto di portare a Firenze anche il primo film queer ambientato in Finlandia, realizzato da Mikko Makela, A moment in the Reed (sabato 6 ottobre ore 23), che restituisce una fotografia inedita del Paese scandinavo, toccando il tema dell’omofobia e della migrazione forzata dalla Siria. Ancora una riflessione su quanto l’Aids abbia privato il mondo di incredibili artisti è il medio metraggio uscito quest’anno Unstoppable Feat: The Dances of Ed Mock (domenica 7 ottobre, ore 18,30). Ed Mock, coreografo e ballerino geniale, morto di aids nel 1986: il film di Brontez Purnell narra la storia di Mock e dell’avanguardia sperimentale che ha rappresentato.
Ultimo titolo che segnaliamo è l’anteprima assoluta di Alfredo D’Aloisio, in arte (e in politica) Cohen di Enrico Salvatori e Andrea Meroni che saranno in sala domenica 7 ottobre alle 17,30 per presentare il loro documentario dedicato alle molteplici vite di Alfredo “Cohen” D’Aloisio: professore di lettere con l’ambizione del teatro educativo, pioniere del movimento LGBT, cabarettista e cantautore dichiaratamente gay, attore abruzzese che tenta di trasformare il proprio dialetto in lingua. Un mosaico restituito da testimonianze e materiali audiovisivi rari.