Accogliendo con favore la richiesta rivolta a tutte e tutti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino di inviare suggerimenti per il nuovo naming della Sala 3 del Cinema Massimo, l’associazione di patron Amiche e Amici della Cultura e del Festival del Cinema Lgbt, che si è costituita da alcuni mesi per tutelare, tra l’altro, il futuro e i principi ispiratori del Lovers Film Festival, ha risposto ai responsabili dell’istituzione indicando il nome di Ottavio Mai.
Non solo per il ruolo che il regista ha avuto nel mondo del cinema torinese, nazionale e internazionale. Ma anche per il suo importante apporto alla costruzione di una società più giusta e meno discriminatoria.
Nato a Roma il 9 dicembre 1946 e prematuramente scomparso l’ 8 novembre 1992, Ottavio Mai è stato regista, sceneggiatore, attore, scrittore e poeta. Nel 1986, insieme al compagno Giovanni Minerba, ha fondato a Torino il festival cinematografico a tematica omosessuale Da Sodoma a Hollywood ora Lovers. A Torino sono a lui dedicate una via e il comitato locale di Arcigay.
«Sarebbe anacronistico, oggi, negare il ruolo sociale e politico della cultura e Ottavio Mai lo aveva compreso bene – hanno scritto i soci fondatori dell’associazione -. Anni fa il Museo del Cinema, accogliendo in seno a sé il festival, da lui coraggiosamente fondato più di trent’anni fa insieme a Giovanni Minerba, ha avviato un percorso di cui oggi l’intitolazione della Sala 3 del Massimo riteniamo sia tappa quasi imprescindibile».
Nella propria lettera le Amiche e Amici della Cultura e del Festival del Cinema Lgbt, credendo fortemente nella parità di genere, hanno ritenuto di suggerire, insieme al nome di Ottavio Mai, anche quello di una donna, Adriana Prolo, fondatrice dello stesso Museo del Cinema e persona a cui il cinema deve moltissimo.