Non s’arresta l’ondata d’odio omotransfobico in Francia, dove secondo il ministero dell’Interno sono state 262 le denunce per aggressioni da orientamento sessuale e identità di genere tra gennaio e settembre 2018: il 15% in più rispetto al 2017.
Venerdì sera a Lione una poliziotta di stanza a Nancy e la sua compagna, rispettivamente di 20 e 23 anni, sono state insultate e aggredite da otto adolescenti.
Mentre la coppia camminava mano nella mano davanti al centro commerciale de La Part-Dieu (laddove l’11 novembre 2016 Marin Sauvageon fu brutalmente picchiato da un branco per aver difeso una coppia di giovani omosessuali) sono state raggiunte dagli insulti della banda. Quando la poliziotta ha invitato le giovani alla calma ricordando che il loro era un comportamento delittuoso, è stata accerchiata insieme con la compagna.
È quindi partita una pioggia di pugni. Una delle adolescenti ha quindi sfregiato al viso la compagna della poliziotta. La ferita, inferta con un coltello, parte al di sotto dell’occhio sinistro fino all’orecchio.
Le otto adolescenti si sono date alla fuga. Successivamente la polizia ha arrestato una 17enne in possesso di coltello, che però ha negato i fatti. Ma a suo carico nonché a quello di altre 7 ragazze, tuttora ricercate, è stata oggi aperta un’inchiesta giudiziaria per violenze da arma bianca in ragione dell’orientamento sessuale delle vittime.
Nella notte tra il 4 e il 5 marzo, invece, tre giovani uomini, rispettivamente di 18, 16 e 15 anni, hanno picchiato e accoltellato a Drancy (nel dipartimento della Seine-Saint Denis) il 29enne Kevin, cui hanno teso un agguato nella periferia settentrionale della città. Kevin vi si era recato dopo aver chattato con un internauta su un app per incontri e aver fissato l’appuntamento.
Ricoverato in ospedale per la perforazione di un polmone, il 29enne è adesso fuori pericolo ed è stato dimesso il 15 marzo. Indagati per tentato omicidio a sfondo omofobico, rapina a mano armata e associzione a delinquere, i tre giovani sono stati posti in detenzione provvisoria in attesa di giudizio.
Guillaume Mélanie, fondatore e copresidente di Urgence Homophobie, ha fatto sapere che Stop Homophobie sosterrà a titolo gratuito le spese legali per Kevin, che si è costituito parte civile.
Les 3 agresseurs de Kevin sont en détention provisoire !
Àgés de 15, 17 et 23 ans, ils seront jugés pour tentative de meurtre homophobe avec préméditation.
C’est l’asso @stop_homophobie qui assurera sa défense, à titre gracieux ?️?✊?
Kévin va «mieux».
RT ?? https://t.co/qD6at9WmPE— Guillaume Mélanie (@Guill_Melanie) 17 marzo 2019
Sempre Mélanie, che il 16 ottobre 2018 è stato vittima di pestaggio a Parigi, ha infine espresso il suo sdegno per la vandalizzazione della targa commemorativa in memoria di Xavier Jugelé, il poliziotto ucciso il 20 luglio 2017 durante l’attentato terroristico sugli Champs-Elysées. L’imbrattamento è avvenuto ieri durante le ultime manifestazioni di protesta dei gilet gialli nella capitale.
Quelle honte… ?
Un policier tué parce qu’il représentait la France.
Un policier homosexuel.
Car oui, c’est possible en France.
Acte IGNOBLE.
Les personnes qui ont fait ça sont nées avant la honte.
J’ai honte et pitié pour elles.
Toutes mes pensées aux proches de Xavier Jugelé. https://t.co/WzpB327DCU— Guillaume Mélanie (@Guill_Melanie) 17 marzo 2019