È terminato a Bologna davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna il presidio di protesta al convegno Sì alle leggi per la famiglia. No alla legge sulla omotransnegatività che, tenutosi presso la Sala Fanti, è stato organizzato da alcuni protagonisti del World Congress of Families.
Appena una trentina di persone ad ascoltare Jacopo Coghe (vicepresidente della XIII° edizione del Congresso mondiale delle Famiglie e presidente di Generazione Famiglia), Maria Rachele Ruiu (referente nazionale di Generazione Famiglie), Filippo Savarese (direttore di CitizenGO Italia), Francesco Farri (Centro studi Livatino) nonché i consiglieri regionali Daniele Marchetti (Lega), Andrea Galli (Forza Italia), Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) e Michele Facci (Movimento per la sovranità).
Sono state invece ben oltre 300 i/le rappresentanti delle associazioni Lgbti e femministe che, accolto l’invito del Bologna Pride, hanno reagito con striscioni e bandiere all’ennesimo tentativo di contrastare il pdl regionale contro l’omotransfobia. Presenti i comitati di Arcigay, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Reggio e, ancora, Arco, Cgil, Donne del Pd, Famiglie Arcobaleno, Gruppo Trans, Mit, Plus, Radicali, Uaar, i/le cui componenti si sono ora spostati in piazza del Nettuno per la manifestazione di Non una di meno.
Ha partecipato anche direttore di Gaynews Franco Grillini, che nel suo intervento ha ricordato il tortuoso iter del progetto di legge a partire dal 2012 quando ricopriva, all’epoca, l’incarico di consigliere regionale. Particolarmente significative anche le parole di Carla Catena di Lesbiche Bologna.
Stamani sul tema pdl e convegno del centrodestra è tornato invece a esprimersi il presidente della Regione Stefano Bonaccini a margine di una conferenza stampa.
“Non c’è spazio in questa regione – ha affermato – per chi pensa di proporre discriminazioni di alcun genere. Siamo una regione che vuole tutelare i diritti di tutti, delle persone in base al loro orientamento sessuale e alla loro identità di genere. Questo credo debba essere un punto fermo, soprattutto rispetto a chi vorrebbe confinare la donna a un ruolo subalterno”.
Quanto al convegno Bonaccini ha dichiarato: “Rispettiamo le idee di chiunque, ascoltiamo consigli, ma prendiamo lezioni da pochi, tantomeno da una destra che taglia servizi, al contrario di questa Regione”.